Alimentazione
Il cioccolato è una fonte di ferro?
Cioccolato e cacao contengono ferro, ma anche tannini
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Il ferro contenuto in cioccolato e cacao è di tipo non-eme, visto che sono due alimenti di origine vegetale. L’assorbimento del ferro non-eme è meno efficiente rispetto a quello del ferro eme, e in particolare è ostacolato dall’abbinamento di alimenti fonti di ferro non-eme con calcio, fitati (contenuti nei cereali) e tannini. Questi ultimi sono contenuti in tè, caffè e anche nel cacao e nel cioccolato. Bisogna poi fare una distinzione in base al tipo di cioccolato e cacao: se fondente e amaro sono fonti migliori di ferro e apportano maggiori benefici rispetto al cioccolato al latte e al cacao zuccherato.
Il cioccolato contiene ferro?
Ebbene sì, il cioccolato, alimento amato in tutto il mondo, contiene ferro. Si calcola che il consumo pro capite di cioccolato oscilli fra 0,12 kg della Cina e 11,85 kg in un anno dell’Irlanda.
Si tratta di un alimento di origine vegetale – la materia prima sono infatti le fave di cacao, i frutti dell’albero di cacao – e si parla quindi di ferro non-eme. In particolare, il cacao in polvere contiene 13,9 mg di ferro per 100 g di prodotto, mentre il cioccolato in barretta fondente al 70-85% ne contiene 11,9 mg (dati di Food Data Central).
Dall’altro lato, però, il cioccolato e il cacao contengono anche tannini, sostanze presenti anche in tè e caffè e che possono avere un effetto inibitore sull’assorbimento del ferro.
Seguire una dieta varia ed equilibrata è fondamentale affinché venga soddisfatto il fabbisogno di tutti i nutrienti e micronutrienti, e affinché questi vengano assorbiti correttamente. Questo comprende evitare di abbinare ferro non-eme con i tannini e abbinarlo invece ad alimenti ricchi di vitamina C.
Ci sono però anche alcune regole più generali da seguire, come:
- non avere cattive abitudini, ad esempio fumare, abusare di alcolici o fare uso di sostanze stupefacenti;
- consumare la frutta e la verdura anche cruda e preferire cotture brevi e a temperature non troppo alte per evitare di disperdere le proprietà nutritive degli alimenti;
- fare attività fisica in modo regolare.
Quando ciò non basta, è possibile ricorrere a integratori a base di ferro.
Quale cioccolato contiene più ferro?
Fra tutte le varianti di cioccolato, è proprio il cioccolato fondente a contenere più ferro, seguito dal cacao amaro in polvere e dal cioccolato al latte.
Il cioccolato che usiamo per preparare i dolci e che mangiamo a quadretti si ottiene dall’albero che dà come frutti le fave di cacao. Il seme oleoso di questo frutto viene essiccato e fermentato.
Il contenuto di ferro del cioccolato è dovuto alle proprietà del suolo dove viene coltivato l’albero di cacao. Dipende inoltre dal processo di trasformazione e dall’aggiunta di latte in polvere per ottenere il cioccolato al latte.
I benefici del cioccolato fondente
Il cacao, prima di essere l’ingrediente di prodotti che tutti amiamo, dalla barretta di cioccolato alle creme usate in pasticceria, era conosciuto e usato (all’incirca dal 460 d.C.) come rimedio curativo dalle popolazioni indigene americane.
Oggi esistono vari studi sugli effettivi benefici che il cioccolato può avere, ma si è anche consapevoli che nelle forme in cui viene consumato oggi (cioccolato, bevande al cacao, etc.) si trova insieme ad altri ingredienti, come lo zucchero. I prodotti con cacao o con cioccolato, poi, sono spesso anche molto energetici in termini di contenuto calorico, e anche per questo andrebbero consumati con moderazione.
Di solito viene suggerito di preferire il cioccolato fondente almeno al 70-75% senza zuccheri aggiunti. Fra i minerali che apporta il cioccolato fondente ricordiamo:
- il magnesio
- il selenio
- lo zinco
- il ferro
Questi micronutrienti non forniscono energia al corpo, ma prendono parte a molti processi che avvengono all’interno dell’organismo e che ne garantiscono il corretto funzionamento. Il ferro, in particolare, contribuisce:
- alla normale formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina
- al normale trasporto dell’ossigeno nell’organismo
- alla normale funzione cognitiva
- al normale metabolismo energetico
- alla normale funzione del sistema immunitario
Una dieta sana e varia in condizioni normali soddisfa il fabbisogno giornaliero di ferro, che va poi a costituirne le riserve sotto forma di ferritina.