Vita quotidiana
Acido folico basso: cosa sapere?
Cosa può determinare bassi livelli di folati e come comportarsi
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L’acido folico è la forma sintetica del folato, una vitamina – la B9 – presente in molti alimenti, sia di origine animale che vegetale. La dieta è quindi la fonte principale della vitamina B9 e avere un’alimentazione sana, varia ed equilibrata è molto importante per mantenere sufficienti apporti nutrizionali. Fra le varie cause di livelli bassi di acido folico ci sono poi anche alcune condizioni particolari, come un aumentato fabbisogno o disturbi da malassorbimento, che impediscono la corretta assimilazione di questa sostanza e quindi la sua biodisponibilità per l’organismo. Modificare la propria dieta e assumere uno stile di vita sano in molti casi può essere sufficiente per soddisfare il fabbisogno di folati.
Bassi livelli di acido folico: quali cause possono avere?
Quando si presentano bassi livelli di folati o vitamina B9 potrebbero verificarsi delle conseguenze. L’acido folico contribuisce infatti:
- alla normale emopoiesi;
- al normale metabolismo dell’omocisteina, una sostanza presente nel sangue;
- alla normale funzione psicologica;
- alla normale funzione del sistema immunitario;
- alla crescita dei tessuti materni durante una gravidanza.
Proprio durante una gravidanza, e in special modo nelle prime settimane, è consigliato assumere integratori a base di acido folico idealmente da 12 settimane prima del concepimento e per almeno le 12 settimane successive, anche se in alcuni casi il medico può indicare di proseguire con l’integrazione per tutta la gravidanza e/o durante l’allattamento.
Bassi livelli di acido folico possono essere dovuti a vari fattori. Fra questi:
- condizioni di aumentato fabbisogno, come la gravidanza, l’allattamento o, per gli atleti, un’attività fisica molto intensa;
- un apporto inadeguato di folati, a causa di una dieta inadeguata, povera di cibi che contengono vitamina B9 o di cotture che disperdono questa sostanza. La B9 è infatti una vitamina idrosolubile, come la vitamina C, ed è quindi sensibile al calore;
- uno stile di vita poco salutare: consumare alcolici limita l’assorbimento dei nutrienti, così come fumare o fare uso di sostanze stupefacenti;
- disturbi da malassorbimento;
- alcuni farmaci.
Bassi livelli di acido folico: possibili conseguenze
Livelli bassi di folati possono manifestarsi con sensazioni come stanchezza, fatica, debolezza. Un apporto inadeguato di vitamina B9, però, può avere anche conseguenze più serie. L’assunzione di integratori di acido folico nei primi mesi di una gravidanza è ormai abbastanza diffusa, infatti, in quanto contribuisce alla crescita dei tessuti materni.
Cosa fare per aumentare l’acido folico?
Per assumere quantità adeguate di folati e soddisfare quindi il nostro fabbisogno, nella maggior parte dei casi è sufficiente avere uno stile di vita sano, anche a tavola. La vitamina B9 è infatti presente in moltissimi alimenti, sia animali che vegetali, che dovrebbero rientrare, con le giuste proporzioni, nella dieta di ognuno. Oltre alla dieta, uno stile di vita sano prevede anche dell’attività fisica quotidiana (anche una semplice passeggiata) e non avere cattive abitudini come fumare o abusare di alcolici.
Alimenti con acido folico
Tra cibi con più acido folico troviamo:
- verdure a foglia verde, come spinaci e i vari tipi di cavolo;
- frutta secca, come mandorle, noci, nocciole;
- legumi, come ceci, lenticchie, fagioli;
- agrumi;
- uova;
- pollame;
- frattaglie.
Bisogna fare inoltre attenzione al metodo di preparazione: come abbiamo accennato, la vitamina B9 è idrosolubile. Le verdure andrebbero quindi consumate cotte ma anche crude, per approfittare del loro contenuto di vitamine e sali minerali.