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Che ruolo ha l’acido folico in menopausa?
L’acido folico è fondamentale per la salute della popolazione femminile in tutte le fasi della vita, dalla gravidanza alla menopausa
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La vitamina B9, che può essere assunta nella sua forma naturale (folati) oppure in quella sintetica (acido folico) partecipa a processi molto importanti per la nostra salute. Nonostante sia noto il suo ruolo soprattutto durante la gravidanza, anche nelle altre fasi della vita svolge compiti fondamentali per il nostro benessere. In particolare, durante la menopausa il corpo va incontro a vari cambiamenti ormonali e metabolici che possono risultare in una minore efficienza di alcuni processi, ad esempio il metabolismo dell’omocisteina. L’acido folico, fra le sue numerose funzioni, contribuisce anche al normale metabolismo di questo amminoacido, dal quale può dipendere un aumentato rischio cardiovascolare.
A cosa serve l’acido folico?
L’acido folico è la molecola di sintesi dei folati, conosciuti anche come vitamina B9. Questa sostanza, in entrambe le forme, partecipa a molti processi che avvengono nell’organismo. In particolare, contribuisce:
- alla normale emopoiesi;
- alla normale funzione psicologica;
- alla crescita dei tessuti materni durante la gravidanza;
- al normale metabolismo dell’omocisteina.
Alcuni di questi meccanismi (come il normale metabolismo dell’omocisteina) sono possibili anche grazie all’apporto di un’altra vitamina, la B12, presente in alimenti di origine animale come la carne, il pesce e le uova.
Quali alimenti contengono acido folico?
Per soddisfare il fabbisogno di queste vitamine, in condizioni normali è sufficiente seguire una dieta varia ed equilibrata. Anche gli alimenti che contengono folati dovrebbero essere presenti nelle giuste proporzioni nella nostra dieta. Fra questi ci sono:
- legumi, come ceci, piselli, lenticchie, fagioli
- agrumi, come arance, mandarini, limoni
- frutta secca, come mandorle, noci, anacardi
- semi come quelli di lino, di chia, di canapa
- verdure a foglia verde, come spinaci (dalle cui foglie – “folium” – i folati prendono il nome), broccoli, rucola
Per le sue caratteristiche, la vitamina B9 si disperde se questi alimenti sono sottoposti ad alte temperature o a cotture molto prolungate, per cui è bene consumare frutta e verdura anche crude, in modo da preservarne le qualità nutrizionali.
Anche i formaggi, il tuorlo d’uovo, il fegato e le frattaglie hanno un buon contenuto di folati, ma per le altre loro caratteristiche andrebbero consumati con più moderazione.
Esistono poi condizioni in cui il fabbisogno di folati aumenta e la dieta potrebbe non essere sufficiente. Alcune terapie farmacologiche e disturbi da malassorbimento potrebbero influenzare l’apporto di acido folico, ad esempio. In alcune fasi della vita, poi, è una pratica ormai diffusa integrare questa sostanza, ad esempio quando si cerca una gravidanza e nei primi mesi dopo il concepimento.
A cosa serve l’acido folico in menopausa?
L’acido folico in menopausa continua a svolgere le sue fondamentali funzioni fisiologiche. In questo periodo particolare, che segna la fine dell’età fertile nella popolazione di sesso femminile, all’interruzione del ciclo mestruale si accompagnano anche altri cambiamenti di tipo ormonale e metabolico.
Gli organi sessuali cessano infatti di produrre estrogeni e possono variare i livelli di omocisteina nel sangue. Si pensa che l’abbassamento di estrogeni sia legato proprio all’aumento di questo aminoacido nel sangue.
Le vitamine B9 e B12 contribuiscono al normale metabolismo dell’omocisteina; i folati sono infatti coinvolti nel metabolismo di questa sostanza e si rivelano perciò importanti anche durante la menopausa. Livelli alti di omocisteina sono stati collegati infatti a un aumentato rischio cardiovascolare, a cui porre particolare attenzione con l’arrivo della menopausa.
L’avanzare dell’età può essere un fattore che espone alla carenza di sostanze nutritive, visto il progressivo declino delle funzioni organiche, fra cui anche l’assorbimento dei nutrienti. Per questo l’acido folico è importante in tutte le fasi della vita e non solo al momento del concepimento e durante la gravidanza.
Per mantenere un adeguato apporto di acido folico sarà quindi necessario curare la propria alimentazione e prevedere nella dieta quei cibi che contengono folati, ma anche avere uno stile di vita sano e attivo per promuovere il corretto assorbimento di tutti i nutrienti e la salute generale dell’organismo. Quando questo non è sufficiente, attraverso analisi e accertamenti il medico valuterà la necessità di un integratore a base di acido folico, da assumere secondo determinate dosi e per il tempo indicato.